3 domande a Woody – responsabile di sottosettore telecomunica­zioni

Al Rovercamp si trova il cuore della rete del mova. Le luci verdi lampeggiano allegramente accanto ai cavi di rete, segno che tutto funziona e che possiamo godere di una connessione di rete stabile. Per questo dobbiamo ringraziare il sottosettore delle telecomunicazioni. Woody, il responsabile di sottosettore, ci spiega cosa ha realizzato il suo team di cinque persone, quali sfide ha incontrato e se anche qui è stata presa in considerazione la filosofia ambientale dello scoutismo. 

Di cosa si occupa esattamente il vostro sottosettore?

Durante le due settimane di campo, il nostro sottosettore è impegnato soprattutto a verificare che le reti installate funzionino senza problemi. La parte più lunga e impegnativa del nostro lavoro si è svolta durante le due settimane di montaggio. Abbiamo dovuto collegare un totale di 9 km di cavi di fibra ottica, dove una fibra è sottile come un capello, e li abbiamo posati da Münster a Obergesteln. Abbiamo anche un collegamento con Briga, ed è stato un vero e proprio momento di gloria quando siamo riusciti a metterlo in funzione già nella settimana di montaggio 0 dopo averci lavorato intensamente per ben due giorni. In aggiunta, abbiamo collaborato con gli operatori delle antenne per la telefonia mobile e ci siamo assicurati che, oltre alla rete posata, anche la ricezione della telefonia mobile funzionasse bene.

Avete costruito una rete di 9 km per un campo di due settimane, siete riusciti a prestare attenzione alla sostenibilità?

Anche la sostenibilità è molto importante nel nostro sottosettore. Grazie al nostro sponsor NTS Workspace AG, siamo stati in grado di riunire i due terzi dei cavi che abbiamo utilizzato a partire da resti riciclati che altrimenti sarebbero stati smaltiti. Per questo motivo, in un cavo abbiamo talvolta molte più fibre di quelle necessarie, ma almeno siamo riusciti a fare buon uso dei resti. 

Quali sfide avete dovuto affrontare?

Abbiamo dovuto essere molto flessibili in termini di pianificazione, in quanto solo una volta arrivati sul posto è stato chiaro quali settori si sarebbero collocati dove e quali di questi necessitavano di una connessione di rete. È stato anche difficile stimare la velocità con cui le diverse aree avrebbero avuto bisogno di cavi per non sovraccaricare la rete. Anche il collegamento delle singole sedi è stato a volte una sfida: per il centro della direzione del campo di Münster, ad esempio, abbiamo dovuto far passare il cavo sul campanile della chiesa per poter attraversare la strada